Cos’è il Corano?

Il Corano, l’ultima parola rivelata di Dio, venne fatto scendere attraverso l’Arcangelo Gabriele al Profeta Muhammad (saws).

Il Profeta, che la pace sia su di lui, memorizzava i versi ricevuti (in arabo) e li recitava ai suoi compagni. Quindi dette ordine di scriverli immediatamente. Il Corano venne rivelato lungo un periodo di 23 anni. E’ suddiviso in 114 sure (capitoli), di lunghezze diverse. E’ la fonte primaria della fede e della pratica religiosa di ogni musulmano. Alcune delle sue sure e versi furono rivelati a Mecca, altri a Medina. I versi Meccani trattano soprattutto del tawhid, il credo nella unicità di Dio, i segni della Sua Esistenza, della Resurrezione, del Giudizio Finale e della vita dopo la morte. Le sure rivelate a Medina (dal 622 d. C. in poi) trattano principalmente della legge e del culto (cioè ciò che regola il rapporto fra gli uomini ed Allah (swt) ma trattano anche di questioni che regolano la vita degli uomini nella società, come contratti, matrimonio, divorzio, eredità, doveri verso i poveri, ecc.

 

Autenticità del Corano

A differenza delle altre Sacre scritture che Allah (swt) inviò agli uomini per mezzo di Messaggeri prima di Muhammad (saws) fra cui Mosè e Gesù, il Corano fu preservato immodificato dal tempo della Rivelazione, per Decreto Divino e attraverso la cura della comunità dei musulmani (Umma). Esso infatti, non fu custodito da un gruppo ristretto di uomini o sacerdoti che ne aveva in affidamento la custodia e l’interpretazione, ma era ed è sempre stato a disposizione dell’intera comunità. I Musulmani hanno infatti l’obbligo di recitarne alcune parti durante le preghiere, così come di riferirsi ad esso per dirimere le loro dispute per un giudizio finale.

Così, i Musulmani di oggi leggono e recitano lo stesso testo Coranico che veniva letto e recitato durante la vita del Profeta Muhammad (saws) e dei suoi Compagni.