EVENTO 2 EVENTO 4EVENTO 5EVENTO 8EVENTO 9EVENTO 10EVENTO 11Il 7 maggio, presso la Biblioteca Comunale “Dan Danino di Sarra” di Fondi (LT) è stata presentata una nuova traduzione italiana del Corano.

Si tratta, per essere precisi, di una nuova

TRADUZIONE ITALIANA DEI SIGNIFICATI DEL GENEROSO CORANO

A cura di Sheikh Othman Sherif

 

Per i musulmani infatti il Corano – la Parola di Dio rivelata in lingua araba – non è traducibile in sé: il traduttore può solo tentare di trasmetterne al meglio i significati in una lingua altra da quella in cui esso è disceso sul Profeta Muhammed (su di lui la pace e la benedizione di Allah).

Si tratta di una iniziativa importante. Un piccolo libro, in formato tascabile, interamente in italiano (senza testo arabo a fronte) ma che rispetta l’impaginazione del testo arabo originale, in una lingua che si sforza di mantenersi vicina alla struttura della lingua araba ma di essere tuttavia piana  scorrevole, è chiaro indice dello sforzo di Sheikh Othman di avvicinare al Corano un pubblico ampio di lettori italiani anche non musulmani.

Alla presentazione hanno partecipato un folto gruppo di personalità di prestigiose istituzioni islamiche (dalla Lega Musulmana Mondiale alla Grande Moschea di Roma, all’Istituto Al Azhar al Sherif del Cairo), esponenti del mondo cattolico, docenti delle università, imam venuti dalle moschee di tutto il Lazio e anche fuori dalla regione (da Perugia!), a testimonianza della vitalità dell’islam italiano contemporaneo e del suo sforzo di contribuire all’attività culturale della società.

Il dibattito sul Corano e la sua traduzione incomincia così ad uscire dagli spazi strettamente accademici e specialistici per penetrare una opinione pubblica più vasta, curiosa e interessata – come dimostra il folto pubblico dei partecipanti all’evento e il fatto che esso sia stato ospitato in una bella biblioteca pubblica – ma spesso disinformata da un dibattito mediatico purtroppo in generale di bassissima qualità.

Si stanno muovendo così i primi passi in direzione di un mutamento culturale importante. Si tratta cioè di passare da una visione del sacro Corano come testo vilipeso su cui ciascuno può dire la sua ad una più appropriata – in termini puramente scientifici – di uno dei grandi testi dell’umanità di cui ciascuna persona colta dovrebbe avere una seppur minima conoscenza.

Agli scettici del mondo accademico che si chiedono se sia necessaria una nuova traduzione del Corano ha risposto, intervenendo alla presentazione, il prof. Francesco Zappa, islamologo dell’università “La Sapienza”, ricordando che proprio per l’impossibilità di arrivare alla traduzione perfetta ogni nuovo sforzo in tal senso è benvenuto.

Un piccolo saggio di recitazione coranica fornito da alcuni giovanissimi allievi della scuola coranica locale – di impressionante bravura – è parso altresì suggerire che anche qui abbiamo a che fare con una importantissima tradizione non solo religiosa ma culturale la cui conoscenza (a fronte della visione purtroppo distorta che spesso viene associata anche al ruolo del Corano nell’educazione dell’infanzia) non può che arricchire tutta la società.

 Prof.ssa Chiara Sebastiani