L’ importanza delle invocazioni (du’aa) per il musulmano.

Bi smi Llahi Ar-Rahmani Ar-Rahim

Noi musulmani dovremmo prendere l’abitudine di ricordare Allah Sobhana wa Ta’ala in tutto ciò che facciamo.
E quale miglior esempio del nostro amato Profeta (SallAllahu alahyhi wa sallam) da seguire e apprendere .
Egli (SallAllahu alahyhi wa sallam) era il modello perfetto per le sue azioni e il comportamento che sono sempre stati esemplari e dei quali abbiamo testimonianza nel Nobile Corano e nella Sunnah autentica.
Il Profeta Muhammad (SallAllahu alahyhi wa sallam) aveva sempre il ricordo di Allah nei pensieri, nelle azioni e nelle parole.
Anche noi dovremmo cercare di emulare il suo (SallAllahu alahyhi wa sallam) comportamento, imparando come mantenere il ricordo di Allah Sobhana wa Ta’ala nella nostra vita quotidiana.
Dal momento che ci alziamo all’ istante in cui andiamo a dormire.
C’è un du’a per quasi tutti gli atti della nostra vita.
Durante il mese sacro del Ramadan, cerchiamo di trascorrere del tempo a memorizzare queste suppliche per affermare che cerchiamo costantemente di ringraziare Allah Aza wa djel per la moltitudine di benedizioni che ci elargisce in ogni istante della nostra esistenza.

Dice Allah l’ Eccelso:

«Accorrete allora verso Allah! In verità io sono per voi un ammonitore esplicito da parte Sua. »
(Corano, Sura 51:50 Sūrat Adh-Dhāriyāt)

e dice:

«Avete nel Messaggero di Allah un bell’esempio per voi, per chi spera in Allah e nell’Ultimo Giorno e ricorda Allah frequentemente ».
(Corano, Sūrat 33:21 Al-‘Aĥzāb)

e dice:

” 152. Ricordatevi dunque di Me ed Io Mi ricorderò di voi. ”
( Corano,Sūrat Al Baqara 2:152).

Aisha (rady Allahu anha) diceva:
« Il Messaggero di Allah, sallAllahu alayhi wa sallam, evocava Allah Ta’ala in ciascuno dei suoi momenti».
(Riportato da Muslim, Abu Dawud e At-Tirmidhi)

Come vediamo cari fratelli e sorelle, Allah l’ Altissimo e il Suo Nobile Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, invitano e incitano il fedele ad invocare in ogni circostanza, piccola o grande che sia, importate o meno che possa sembrare, ogni invocazione ha la sua specificità e utilità.

Il du’a è esaltante e liberatorio ed è uno degli atti di adorazione più potente ed efficace che sia alla portata della creatura umana. Esso conferma la credenza di una persona in Unico DIO e il suo rigettare ogni forma di idolatria o di politeismo.
Facendo un dou’a, il credente o la credente si sottomettono totalmente ad Allah e riconosce che ha bisogno del suo Creatore in ogni circostanza.

Le persone di altre religioni, potrebbero vedere nel nostro du’a una sorta di preghiera. Ma nell’ Islam, esiste una distinzione chiara tra il du’a e la preghiera rituale. La preghiera, o salat in arabo, è uno dei pilastri dell’ Islam; e nel quadro della preghiera, il musulmano può anche fare dei du’a (invocaioni). Per il musulmano, la preghiera è un insieme di movimenti e di parole rituali, che fa ad orari determinati, cinque volte al giorno.

Come Allah l’ Eccelso dice nel Nobile Corano:

« La preghiera a ore fisse è una prescrizione per i credenti. »
(Corano, Sūrat An-Nisā’ 4:103)

Per chi fare un du’a e cosa chiedere.

Un dou’a può essere fatto per se stessi, per la propria famiglia, i propri amici, degli estranei, per gente che sta attraversando una grande prova, per i credenti o anche per tutta l’ umanità. Il credente può domandare, nei suoi du’aa, le buone cose della vita di questo mondo come le buone cose dell’ aldilà. La persona che fa dei du’a non deve trattenersi dal chiedere ad Allah ciò che desidera, che sia una piccola cosa o più importante.

Il Profeta Muhammad (sallAllahu alayhi wa sallam) incoraggiò i credenti a fare dei du’aa.

Egli (sallAllahu alayhi wa sallam) disse:

« Il du’a che un musulmano fa per suo fratello in assenza di quest’ ultimo, è prontamente accettato. Un angelo è nominato per stare al suo fianco; e ogni volta che il fedel fa un du’a a beneficio di un suo fratello (nell’Islam) l’ angelo dice:
« Amin! E possa tu ricevere lo stesso beneficio. » (Sahih Muslim)

Fare dei du’a è un obbligo?

Benché fare dei du’a non sia un obbligo, ci sono numerosi vantaggi a invocare Allah Ta’ala spesso e in totale sottomissione.
Il du’a sincero procura una grande vicinanza ad Allah il Misericordioso, aumenta la fede, apporta, a colui che lo fa, speranza e sollievo in periodi di difficoltà ed economia, di sentimenti insopportabili di disperazione e isolamento.
A più riprese, nel Corano, Allah invita il credente a invocarLo; Egli lo invita a parlarGli dei suoi sogni (desideri), delle sue speranze, dei suoi timori e delle sue incertezze, lo rassicura che Egli sente tutto ciò che Gli confida.

Quando facciamo dei du’a, quando invochiamo DIO in un momento in cui abbiamo bisogno di Lui, o semplicemente per il piacere di invocarLo e di sentirsi a Lui vicino, è importante che questo sia fatto in maniera sincera, con una buona intenzione. I du’aa non devono essere indirizzati che ad Allah Ta’ala, in modo esclusivo, e dobbiamo farli avendo la massima e incrollabile fiducia in Allah L’ Onnipotente, Onniscente.

Quando una persona fa un du’a, la risposta di Allah può essere di tre tipi.
Sia Allah risponde alla sua domanda, sia Egli allontana dalla persona un male pià grande che la cosa che aveva chiesto, sia Egli si riserva di trattenere la sua richiesta per l’ aldilà. Allah ci ha invitato ad invocarLo ed ha promesso di rispondere alle nostre invocazioni.

Quando fare i du’a

Il du’a, quindi, non è obbligatorio e può essere fatto in ogni luogo e in ogni tempo. Il musulmano sincero invoca DIO frequentemente, di giorno e di notte. Gli domanda il Suo aiuto, Lo supplica di essere misericordioso verso lui, Gli domanda perdono, etc. Ci sono, nei du’a, delle lodi, della riconoscenza, della speranza e una grande vicinanza al Signore L’ Altissimo.

I migliori momenti per fare dei du’a sono, tra gli altri, proprio per la preghiera del fajr (preghiera dell’ alba), durante l’ ultimo terzo della notte; durante l’ ultima ora prima del tramonto del sole, il venerdì; quando può; e tra l’appello alla preghiera, l’ adhan, e dell’ iqamah (l’appello fatto immediatamente prima che la preghiera inizi). Un altro eccellente momento per fare dei du’aa è nella prosternazione, durante la preghiera.

Due modi validi per fare un du’aa.

1 – Per quel che riguarda il fare du’aa durante la prosternazione, questa posizione è quella della sottomissione e dell’ umiltà davanti al Signore dei signori, poniamo ciò che per la creatura umana ha di più caro ( il suo volto, la sua testa, e anche il suo cervello (intelligenza) a terra in segno di sottomissione assoluta.

Descrizione: Quando ci si prosterna, diciamo la preghiera sul Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam)

« Allahumma sali ‘ala sayiddina Muhammad wa ‘ala alihi wa sahbihi wa salam »,

poi chiediamo ciò che desideriamo (denaro, affetti …), poi diciamo amin e ridiciamo la preghiera sul Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam).

2 – Per ciò che è delle mani tese e aperte …
Alla base si alzano le mani perché fa parte del comportamento durante l’ invocazione ed è una delle cause dell’ esaudimento del du’a.

Il Profeta, SallAllahu ‘alayhi wa sallam- disse:
“ Il vostro Signore l’ Altissimo è Pudico e Generoso. Quando il Suo servitore alza le mani nei Du’aa, Egli ha pudore di lasciarle vuote.”
(Abu Dawud e Tirmidhi).

Quando facciamo un du’a, con le mani aperte (come un libro aperto) diciamo la preghiera sul Profeta (SallAllahu ‘alayhi wa sallam):

« Allahumma sali ‘ala sayiddina Muhammad wa ‘ala alihi wa sahbihi wa salam »,

poi chiediamo ciò che desideriamo, diciamo amin e ridiciamo la preghiera sul Profeta (SallAllahu ‘alayhi wa sallam)

Per quanto riguarda il fatto di passare le mani sul viso dopo aver fatto l’ invocazione, la cosa è controversa…. l’ atteggiamento migliore è non rimproverare chi lo fa, e non obbligare chi non lo fa. (Cheikh Mouhammad Ibn Salih Al-’Outheymine)

Oppure ad ogni momento della giornata si può fare dei du’aa

Per ciò che riguarda le invocazioni fatte la notte, vi sono molte indicazioni sia nel Corano o nella tradizione del nostro nobile Profeta (SallAllahu ‘alayhi wa sallam)
che mostra che la preghiera supererogatoria della notte hanno un gran valore, perché il fedele è solo con il suo Creatore, per cui vi è una vicinanza con Allah che non si può realizzare che la notte.

E in ultimo, ma non ultimo, una raccomandazione di cheikh Al-Djabiri (afidhahu Allah)

Il Profeta (‘alayhi Salat-wa Salam) disse:

– Invocate Allah con la certezza di ottenere la realizzazione e sappiate che Allah non esaudisce l’ invocazione di un cuore distratto.
[ Riferito da At-Tirmidhi ]

Domanda:

Quali sono i momenti in cui i du’a (invocazioni) sono accettati?

Risposta:

Ciò che è rivelato dalla Sunna relativo ai momenti in cui le invocazioni sincere possono essere accettate, tra essi:

– Tra al-adhan (la chiamata alla preghiera) e al-iqâmah (chiamata per fare la preghiera).

– Durante l’ ultimo tashahud nella preghiera.

– Durante il sujud (prosternazione nella preghiera).

– Le ultime ore durante la giornata del jumu’a (venerdì, poco prima del magreb*).

– L’ ultimo terzo della notte.

– Durante la pioggia.

Sono questi i momenti rivelati con prove, quando Allah risponderà alle invocazioni del Suo servitore se questo è fatto con sincerità.

Cheikh Oubeyd Bin Abdoullah Bin Souleymane Al-Djabiri

Traduzioni e ricerche a cura di Sara Hima
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