Ha riscosso enorme successo in Turchia e all’estero (nonché critiche in vari paesi arabi) la fiction televisiva Dirilis Ertugrul,  giunta ormai alla sua quinta stagione, che conta fan in un largo pubblico musulmano. Ma chi era Ertugrul?

Amina Donatella Salina

Ertugrul Ghazi ( 1090-1180 circa ) è  il padre di Osman I, primo Califfo dell‘Impero Ottomano. La sua tribù,  i Kayi, composta da circa duemila anime di cui 400 guerrieri si era convertita all’islam già da tempo, cioè da quando i Kayi, allevatori ed artigiani nomadi ma soprattutto guerrieri, vivevano nell’attuale Turkmenistan, nei pressi della città  di Merv.

Quando arrivarono al limite tra l’odierna Siria e la Turchia sotto la guida del padre di Ertugrul, Suleyman Shah ( morto nel 1227 annegato nel fiume Eufrate durante una spedizione militare  ) la piccola tribù riuscì ad inserirsi nella contesa tra l’impero Rumi bizantino, i Criciati ed i turchi Selgiuchidi, mettendosi al servizio di questi ultimi con coraggio e lealtà.

Ertugrul succeduto al padre come capo tribù  dopo il periodo di reggenza della madre Emre Hatun riesce a farsi assegnare dal Sultano un territorio nei pressi dell’ odierna Ankara e successivamente conquista un villaggio che diventerà la prima capitale del nascente Impero.

Nella fiction Dirillis Ertugrul realizzata in Turchia rivive questa vicenda avvincente non solo dal punto di vista storico e militare ma anche religioso.  Nonostante non manchino gli intrighi Ertugrul sa che può  contare sul sostegno della maggioranza delle famiglie che compongono la tribù per il suo grande coraggio, la sua lealtà e soprattutto la sua fede. Infatti  è solo attraverso la fede in Allah che la tribù  dei Kayi, guidata dapprima da Suleyman Shah e poi da suo figlio, riesce a salvarsi dalla brutalità  dei Mongoli, dal fanatismo dei Criciati e dagli intrighi di palazzo. In una situazione storica di crisi, caratterizzata da fitna e dissoluzione, nella quale sembra non esistere altro che violenza e ingiustizia, crudeltà  e corruzione, e i poveri e gli oppressi sono carne da macello per i disegni di potere dei “Faraoni” di turno,  Ertugrul dimostra che la ihsan (eccellenza nella fede) pesa anche dal punto di vista militare e politico.  E’ grazie alla fede che, attraverso dure prove, uomini e donne insieme, fianco a fianco, sacrificano i giorni e le notti per garantire la sopravvivenza materiale e spirituale del gruppo. Essi sono di esempio a tutti coloro che mettono la Sharia e l’Amore per Allah al di sopra della follia dei potenti e delle brame di potere e denaro.

Non c’è  Vittoria se non in Allah. (DS)

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